data literacy
Una attitudine quantitativa e
una cultura del dato
Capire facendo
Insegnamenti pratici e concetti
utili e utilizzabili
Effetto Revelo
Imparare a camminare e raggiungere l'impensabile
Formazione
Insegnamo perchè
è il miglior modo di imparare
Il mondo si muove velocemente ed è il momento di agire
Crediamo che ognuno nella propria professione e nella vita abbia sempre più bisogno di sviluppare una cultura e attitudine quantitativa e conoscere la logica dei dati in maniera che possa riconoscere ed usarli correttamente. I professionisti che lavorano con i dati devono dotarsi degli strumenti intellettuali necessari per non ridursi a semplici e passivi esecutori di procedura prestabilite e ripetitive. Nell’attidudine critica nei confronti dei dati e della loro raccolta e organizzazione risiede il vero valore aggiunto di ogni analista o lavoratore.
Crediamo che ognuno possa capire meglio, facendo. Abbiamo visto e sperimentato che ciò che spesso si crede impossibile è in realtà a portata di mano per molti, forse per tutti. Tutti possono avanzare e approcciare concetti ritenuti inarrivabili o complessi: chi vuole fare il salto nella scienza dei dati o chi vuole solo avere maggiore dimestichezza e cultura quantitativa, chi vuole difendersi dalle interpretazioni errate o sommarie delle nuove tecnologie. Importante non è il grado di conoscenza ma il metodo con cui la si affronta.
Crediamo quindi che il cittadino debba diventare cosciente e critico, capace di capire, che il professionista delle scienze dure così come quello delle scienze umane debba sviluppare una attenta cultura del dato (data literacy); il biologo deve trasformarsi in infobiologo, perchè la biologia è ormai pervasa di dati; il medico deve approcciarsi a sistemi quantitativi di interpretazione clinica e l’avvocato può avvantaggiarsi di un corretto uso iterativo delle parole così come il contabile di quello dei numeri e della loro automazione.
Oltre i concetti, il valore dell’attitudine
Crediamo nella forza trasformativa della formazione e abbracciamo un metodo formativo che fa uso della pratica come azione capace di liberare la persona, le idee, le opportunità. Applichiamo una comunicazione non convenzionale, diretta e non dogmatica. Insegnamo solo ciò che abbiamo sperimentato e insegnamo a come fare quando si incontra qualcosa che non si conosce. Abbiamo chiamato questa forza trasformante effetto Revelo: è la presa di coscienza del discente che capisce di poter fare; è una molla energica che lo spinge avanti e lo rende efficace nell’imparare.
Crediamo che la formazione sia un lavoro, un mercato e un business, ma al tempo stesso una missione alta. Il valore aggiunto della formazione davvero efficace è la sua aderenza alla realtà e al mondo odierno, la sua utilità nel fare e la sua usabilità nell’oggi. Il valore aggiunto non sta solo nei concetti insegnati ma nella trasformazione che questi provocano nel discente, nella nuova attitudine che cerchiamo di trasmettere e che permette di essere un professionista, o semplicemente un cittadino, nuovo e migliore.
Insegnamo quindi soprattutto a imparare e a scoprire la potenzialità che ognuno di noi ha nei confronti delle nuove tecnologie, dei numeri, della statistica e dell’informatica. Per primi ci dedichiamo a capire per poi far capire sapendo che insegnare agli altri è il modo migliore per imparare e crescere. Con queste idee formiamo studenti e formiamo formatori. Chi si ritrova in questo manifesto e crede nel potere trasformante dello studio, della formazione, dell-informazione, della sperimentazione e dell’osservazione critica e del sano e cauto scetticismo scientifico potrà essere un formatore Revelo.